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THE HUMBLING



Regia: Barry Levinson
Lettura del film di: Andrea Fagioli
Titolo del film: THE HUMBLING
Titolo originale: THE HUMBLING
Cast: regia: Barry Levinson – tratto dal romanzo di Philip Roth – Scenegg.: Buck Henry, Michal Zebede – cost.: Kim Wilcox – scenogr.: Sam Lisenco – mus.: Marcelo Zarvos – mont.: Aaron Yanes A.C.E – fotogr.: Adam Jandrup – inter. princ.: Al Pacino (Simon Axler), Greta Gerwig (Pegeen), Nina Arianda (Sybil), Dylan Baker (Dr. Farr), Charles Grodin (Jerry), Dan Hedaya (Asa), Billy Porter (Prince), Kyra Sedgwick (Louise), Dianne Wiest (Carol), Mary Louise Wilson (Mrs. Rutledge) ฌ– colore – durata: 112’ – produz.: Hammerton Productions e Ambi Pictures – origine: USA 2014 – distrib.: Ambi Pictures
Sceneggiatura: Buck Henry, Michal Zebede
Nazione: USA
Anno: 2014
Presentato: 71. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (2013) FUORI CONCORSO

E' la storia di Simon Axler, uno dei più grandi attori teatrali americani della sua generazione, ora sulla via del tramonto, che, superati i sessant’anni, perde talento, sicurezza e fiducia nelle proprie capacità fino al punto di tentare un maldestro suicidio in scena gettandosi nella buca dell'orchestra. Incapace di far fronte alla depressione, abbandonato dalla moglie e dal pubblico, con il suo agente che non sa come convincerlo a tornare in scena, Axler troverà una momentanea e apparente consolazione in un improbabile rapporto con una giovanissima ragazza lesbica figlia di una coppia di amici. Niente però impedirà, alla fine, un altro tentativo di suicido in scena che questa volta lo porterà realmente alla morte.

 

 

THE HUMBLING, tratto dal romanzo di Philip Roth, inizia con una serie di primi piani di Axler (interpretato da Al Pacino), alternati tra diretti e riflessi nello specchio di un camerino di teatro, mentre ripete una famosa frase di Shakespeare: «Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori...».

La citazione (che per intero suona così: «Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori, essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti») è tratta da «Come vi piace» (As You Like It, a volte tradotto «Come vi piaccia»), commedia pastorale in cinque atti, scritta da Shakespeare, in versi e in prosa, tra il 1599 e i primi mesi del 1600 e pubblicata per la prima volta nel 1623.

Di Shakespeare è anche il dramma finale durante la cui interpretazione trova la morte Axler. Si tratta in questo caso del celeberrimo «Re Lear» riadattato in chiave moderna, ma soprattutto riadattato da Axler che portando in scena un pugnale, anziché morire (nella finzione) di crepacuore come vorrebbe Shakespeare, si darà la morte (nella realtà) pugnalandosi al cuore, ma non senza prima un ennesimo colpo di scena: gli spettatori avranno in un primo momento l'impressione che Axler si sia pugnalato davvero, ma lui avrà la forza di rialzarsi un momento facendo credere alla perfetta finzione e scatenando l'applauso. Una volta però ricaduto sulle tavole del palcoscenico, un rigolo di sangue uscirà dalla sua bocca, segno che si è realmente suicidato.

Ad ulteriore riprova del gioco finzione-realtà su cui si basa tutto il film, una frase di Axler-Pacino: «Come attore, sono arrivato alla conclusione che non riesco più a distinguere una scena di un dramma dalla vita reale. Sono una cosa sola».

Ma il film dice anche che quando hai nella vita una passione sfrenata alla quale dedichi tutta la vita, come può essere quella dell'attore, quando non ce l'hai più non hai più motivi per cui valga la pena vivere. Il film, in questo senso, non parla soltanto di un attore che sta invecchiando, ma va oltre parlando di una crisi di età e di vita.

Considerazioni non certo condivisibili, ma che il regista e il protagonista ci propongono sul doppio registro comico e drammatico rendendo il film piacevole e di livello anche per la grande prova d'attore di Al Pacino, che oscura con questa interpretazione «fuori concorso» l'altra in MANGLEHORN con la quale é in corsa per i «Leoni».

Un ruolo perfetto per il grande artista americano, che sembra ritrovarsi appieno nel personaggio di Simon Axler tanto da far pensare ad un ulteriore piano nel rapporto tra vita reale, finzione scenica e finzione cinematografica.

Un'ultima curiosità: THE HUMBLING inizia in modo molto simile a BIRDMAN OR. Entrambi nel retropalco di un teatro con il protagonista che ad un certo punto rimane chiuso fuori dalla porta di servizio. Per qualche momento è simile anche la tecnica del piano-sequenza (che BIRDMAN OR porterà però alle estreme conseguenze facendo diventare il film una sorta di unico piano-sequenza). Ma non sono queste le sole similitudini: ce ne sono altre a livello di vicenda e soprattutto ce ne sono altre a livello di tematica e quindi di significato. (Andrea Fagioli)

 


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