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LA RANÇON DE LA GLOIRE – Il prezzo della gloria



Regia: Xavier Beauvois
Lettura del film di: Gian Lauro Rossi
Titolo del film: LA RANÇON DE LA GLOIRE – IL PREZZO DELLA GLORIA
Titolo originale: LA RANÇON DE LA GLOIRE – IL PREZZO DELLA GLORIA
Cast: regia: Xavier Beauvois – scenegg.: Xavier Beauvois , Étienne Comar – mus.: Michel Legrand – fotogr: Caroline Champetier – scenogr.: Yann Mégard – mont.: Marie-Julie Maille – suono: Jean-Jacques Ferran, Eric Bonnard, Loïc Prian – cost.: Françoise Nicolet – trucco: Catherine Bruchon – interpr. princ.: Benoît Poelvoorde (Eddy Ricaart), Roschdy Zem (Osman Bricha), Seli Gmach (Samira), Chiara Mastroianni (Rosa), Nadine Labaki (Noor) – colore – durata: 114’ – produz.: Why Not Productions – origine: FRANCIA, BELGIO, SVIZZERA, 2014 – distrib. inter.: Wild Bunch
Sceneggiatura: Xavier Beauvois , Étienne Comar
Nazione: FRANCIA, BELGIO, SVIZZERA,
Anno: 2014
Presentato: 71. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (2014) CONCORSO

È la storia di Eddy (ladruncolo per necessità, ma di buon cuore) che, avendo finito di scontare una pena, esce dalla prigione di un paesino Svizzero sul lago di Ginevra. Ad attenderlo vi è l’amico Osman a lui riconoscente, perché, in un recente passato, gli aveva salvato la vita. Lo ospita in una vecchia e malconcia, ma funzionale roulotte, mentre lui e sua figlia gli vivono accanto in una casetta di legno molto spartana.  Eddy, a sua volta, aveva l’impegno di seguire la figlia di Osman, Samira, di sette anni, negli studi e nei divertimenti, durante le ore in cui il padre lavorava per combattere la povertà e accumulare soldi, affinché la moglie, ricoverata in ospedale, potesse sottoporsi ad un intervento importante e a pagamento sulla sua anca. In caso contrario non avrebbe potuto lavorare per assistere la moglie che avrebbe corso il rischio di rimanere costantemente in carrozzella. Eddy conviene sul suo impegno per Samira che si dimostra grata e contenta, e, con il dissenso di Osman, mette in atto piccoli furti per regalare a tutti e tre un Natale apparentemente normale. Tra i regali Eddy si procura un apparecchio televisivo e, attraverso i telegiornali viene a sapere della morte di Charlie Chaplin e della enorme eredità lasciata alla famiglia. Da lì un’idea che ritiene eccezionale: quella di trafugare la salma di Chaplin e chiedere un riscatto significativo alla famiglia. Riesce a convincere Osman della bontà dell’impresa, nonostante i suoi tanti dubbi e incertezze. Le modalità con cui chiedono il riscatto, sono proprio da principianti, tanto che non riescono a farla franca e vengono catturati. Nel frattempo Eddy accetta, in un circo, un posto da clown, che accetta, sollecitato dalla proprietaria, di cui si è invaghito, amore corrisposto. Solo con uno strategico intervento del segretario di Chaplin,i due vengono assolti e Osman può pagare l’intervento della moglie.   Eddy,  dopo aver ricevuto un dolce affettuoso bacio dall’amata, si esibisce, commosso e felice, nel circo. Le diverse modalità filmiche mettono in risalto momenti di tristezza e di gioia, momenti di ironia e di serietà che accompagnano momenti di altruismo disinteressati.

 

Da qui si può evidenziare l’idea centrale del film che può essere un invito:

 

 

“a  vivere la vita prestando attenzione ai bisogni reali delle persone, a non giudicare, ma a saper distinguere tra chi commette illegalità per necessità e chi per avidità, seguendo la filosofia del famoso personaggio interpretato da Chaplin che affronta la vita con quel pizzico di dolce, serena, bonaria ironia che produce comportamenti adatti a risolvere anche le  questioni più complicate”.

 

 

 

 

Il film è gradevole, narrativamente scorrevole, le musiche sono efficaci e accomunano l’ambientazione a quella dei film di Chaplin. Mi pare che i protagonisti siano veramente all’altezza di quel tocco di drammaticità e di ironia allo stesso tempo, tale da riportarci con piacere ai suoi films del passato. (Gian Lauro Rossi)

 


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