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A 50 ANNI DAL DECRETO CONCILIARE INTER MIRIFICA: invito a riflessioni su realizzazioni, servizi, studi, problemi


di GABRIELE LUCCHINI
Anno: 2013

     L’inserimento di questo invito nel portale di EDAV suggerisce l’opportunità di alcune indicazioni preliminari per i lettori che non conoscano gli articoli sul decreto pubblicati nella rivista, anche con collegamenti ad altre fonti, e non li suppliscano con altre conoscenze.

 

     La prima indicazione riguarda il fatto che il decreto sugli strumenti della comunicazione sociale del Sacro Concilio Ecumenico Vaticano II fu promulgato il 4 dicembre 1963 e viene spesso indicato con le parole iniziali del testo latino, che sono Inter Mirifica (“Tra le meravigliose” [invenzioni tecniche …]).

     La seconda indicazione è che la traduzione italiana, oltre che nel numero 411 di EDAV (2013), è reperibile nel portale Vatican Va, dove ci sono anche il testo latino e versioni in altre lingue.

     La terza indicazione riguarda le reperibilità di articoli sul decreto in questo portale o in EDAV:

·    Andrea Fagioli, “La Chiesa e i mass media: dall’Inter mirifica al Direttorio”, portale ed EDAV n. 249 (2007) [dove “Direttorio” indica “Comunicazione e Missione – Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa” dell’Episcopato italiano, Roma, 18 giugno 2004”; il documento è stato ampiamente commentato da P Taddei nei nn. 324 e 327 di EDAV (2004 e 2005)];

·      P. Nazareno Taddei sj e Sergio Raffaelli, “1962-2012: a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II e dall’Inter mirifica”, portale ed EDAV n. 296 (2012), testo del 1964;

·      P. Nazareno Taddei sj, “Studio del decreto conciliare «Inter mirifica»”, EDAV n. 411 (2013), testo inedito “scritto a caldo tra dicembre 1963 e gennaio 1964”.

     Inoltre, nel n. 409 (2013), EDAV ha presentato il libro IL VATICANO II E LA COMUNICAZIONE - Una rinnovata storia tra Vangelo e società di Mons. Dario Edoardo Viganò (Milano, Paoline, 2013, pp. 222) e i lettori possono tenere presente che documentazione è reperibile in internet, non soltanto nel predetto Vatican Va e nel sito dell’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana; mi limito a segnalare, anche per i riferimenti a Padre Enrico Baragli sj e ad altri protagonisti, il breve testo di Mons. Nuno Brás da Silva Martins.

     La ricorrenza del cinquantenario della promulgazione del decreto si presenta come una ottima occasione per riflettere, e per invitare non soltanto i lettori di EDAV a riflettere, sia sul documento in sé e sulla importanza e sulle difficoltà del suo inserimento nei documenti conciliari, sia – e per certi aspetti soprattutto – sulla attuazione delle sue prescrizioni e delle sue proposte e sui cambiamenti nella comunicazione sociale che ci sono stati in questi anni, e in particolare negli ultimi, con conseguenze soltanto in parte già adeguatamente approfondite in vari campi di studio tradizionali o relativamente nuovi come le neuroscienze.

     Ho parlato di invito perché una trattazione sistematica richiederebbe ampiezza di competenze e di trattazione ben al di là delle possibilità di questo file e degli obiettivi di questo portale: l’auspicio è che possano essere resi fruibili, almeno parzialmente in internet, quadri di riferimento, testi e servizi adeguati a diversi tipi e livelli di interesse e a varie esigenze, tra le quali pare opportuno citare – oltre all’adeguamento della scuola – quelle di parrocchie e oratori.

     Nella vastità di temi che il decreto propone, mi limito a invitare a considerare (tenendo conto dei collegamenti):

·      Inter Mirifica come riferimento alla situazione del 1963, in particolare per la riflessione sui compiti della Chiesa evidenziati nell’indice del decreto (riportato in appendice per comodità del lettore);

·      la situazione attuale degli sviluppi degli strumenti della comunicazione sociale (che continuano a essere “meravigliose invenzioni tecniche”, anche se richiedenti riflessioni metodologiche) e della consapevolezza nei relativi studi; 

·      gli sviluppi interni alla Chiesa cattolica in questi cinquant’anni, con realizzazioni ufficiali e iniziative collaterali.

     Sul decreto lascio volentieri la parola ai ben più autorevoli commenti di Padre Taddei, invitando a leggerli chi non lo avesse ancora fatto, ovviamente tenendo conto della utilizzabilità di altre fonti e della data dei testi.

     Sulla situazione attuale degli sviluppi degli strumenti della comunicazione sociale pare ragionevole ritenere che i lettori abbiano informazioni generali sufficienti e che non pochi abbiano anche esperienze significative. Pare lecito ritenere, invece, che qualcosa dovrebbe essere fatto per far conoscere i problemi, che i nuovi strumenti pongono al di là delle evidenti possibilità e comodità, e gli studi che si possono collegare alle efficaci (anche se discusse) indicazioni di “nativi digitali” e “immigrati digitali” [alle quali si potrebbe aggiungere “esclusi digitali”], considerandole non soltanto dal punto di vista sociologico, ma anche da quello della psicologia e dell’apprendimento (in senso lato), con doverose considerazioni di implicazioni sulla comunicazione (con significative indicazioni in messaggi per giornate mondiali della comunicazione sociale, sulle quali tornerò) e sulla scuola (con aspetti di educazione a, educazione con, educazione in presenza di “meravigliose invenzioni tecniche”).

     Sugli sviluppi interni alla Chiesa cattolica in questi cinquant’anni, mi limito a richiamare che il decreto prevedeva esplicitamente Giornata annuale (§ 18), Ufficio della Santa Sede (§ 19), Uffici Nazionali (§ 21):

·      di Giornate ne sono state celebrate 47 e temi e messaggi sono reperibili in Vatican Va; EDAV ha dedicato loro ampia attenzione e in questo portale è stato inserito un “ringraziamento specifico” a S. S. Benedetto XVI per le trattazioni, le sollecitazioni, il conforto offerti dai suoi otto messaggi (ovviamente senza voler sminuire l’importanza di temi e testi proposti da S. S. Paolo VI e da S. S. Giovanni Paolo II); chiaramente, ci sono evidenziazioni e aggiornamenti;

·      sull’Ufficio della Santa Sede pare sufficiente rimandare al sito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali (www.pccs.va, in Vatican.va), e alle indicazioni che propone;

·      sugli Uffici Nazionali pare sufficiente richiamare quello già citato della CEI e invitare, chi non lo avesse ancora fatto, a visitarne il sito.

     Il decreto, come risulta anche dall’indice, prevedeva o incoraggiava varie altre iniziative e attività: non riteniamo che tocchi a questo invito avviarne inventari o quadri orientativi, anche se riteniamo auspicabile che questi siano resi disponibili (possibilmente in un sito di riferimento) per rendere note e fruibili le varie proposte che Enti ufficiali, enti collaterali e altri gruppi offrono, spesso senza collegamenti e con sovrapposizioni, per attività pastorali, educative, di documentazione, di servizio, di studio, di promozione culturale.

      Mi pare interessante segnalare il contributo che il CiSCS ha dato nel n. 412 di EDAV (2013) con il documento “IL METODO TADDEI: lo stato dell’arte” (a p. 2), stimolante in particolare per riflessioni sulla “Ecologia mentale” con specifico riferimento alle “comunicazioni inavvertite” (da decenni nella “metodologia Taddei”), anche alla luce delle neuroscienze.

 

APPENDICE – INDICE DEL DECRETO CONCILIARE “INTER MIRIFICA”

 

Proemio
 1 Significato dei termini
 2 Perché il Concilio ne tratta

Capitolo I: Norme per il retto uso degli strumenti della comunicazione sociale

 3 Compiti della Chiesa
 4 Legge morale
 5 Diritto all'informazione

 6 Arte e morale

 7 Trattazione del male morale
 8 Opinioni pubbliche
 9 Doveri dei recettori
10 Doveri dei giovani e dei genitori
11 Doveri degli autori
12 Doveri dell'autorità civile

Capitolo II: Gli strumenti della comunicazione sociale e l'apostolato cattolico

13 Azione dei Pastori e dei fedeli
14 Iniziative dei cattolici
15 Formazione degli autori
16 Formazione dei recettori
17 Mezzi e sussidi
18 Giornata annuale
19 Ufficio della Santa Sede
20 Competenze dei Vescovi
21 Uffici Nazionali
22 Associazioni Internazionali
Conclusione
23 Istruzione pastorale
24 Esortazione finale

 


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