KAPRINGEN
Regia: Tobias Lindholm
Lettura del film di: Adelio Cola
Titolo del film: KAPRINGEN
Titolo originale: KAPRINGEN
Cast: regia e scenegg.: Tobias Lindholm mont.: Adam Nielsen fotogr.: Thomas Greve mus.: Hildur Gudnadottir interpr. princ.: Pilou Asbak, Soren Malling, Dar Salim, Roland Meller, Gary Skjoldmose Porter durata: 99 colore produz.: Tomas Radoor e Renι Ezra origine: DANIMARCA, 2012 distrib. intern.: TrustNordisk
Sceneggiatura: Tobias Lindholm
Nazione: DANIMARCA
Anno: 2012
Presentato: 69 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2012 ORIZZONTI
Abbiamo sentito frequentemente in questi ultimi mesi,notizie di sequestro di navi da parte di pirati del mare. Il film si riferisce ad un caso del genere (cronaca o fiction?).
Una nave appartenente ad una importante organizzazione mercantile viene improvvisamente occupata da un commando somalo che arresta i sette membri dell’equipaggio e prende il comando.
Tra di essi c’è il cuoco, costretto preparare pasti e manicaretti per i pirati, mentre egli è preoccupato pensando alla moglie ed alla figlioletta.(“la principessina”).
L’anziano capitano della nave è convalescente dall’operazione di ulcera allo stomaco. Quattro mesi abbondanti si trascinano le trattative per ottenere la liberazione dei prigionieri: da una parte le esagerate pretese pecuniarie dei sequestratori e dall’altra le strategiche mosse del responsabile della compagnia mercantile.
In casi simili incarica della difficile trattativa un esperto in materia. Peter però, rappresentante degli interessi dei soci, decide di agire direttamente perché si sente personalmente responsabile della vita dei suoi uomini in pericolo. La partita da giocare diventa drammatica quando i pirati minacciano di uccidere il cuoco se i ricchi non pagano un altissimo riscatto. Peter, assistito ma non sostituito dall’esperto del caso, gioca tutte le sue carte; l’accordo è raggiunto quando alla cifra finalmente quasi accettata aggiunge tutti i risparmi personali accantonati in tanti anni di onesto lavoro. Uno dei pirati strappa dal collo del cuoco la collanina d’oro, ricordo della moglie, il capitano a sua volta la recupera con forza e la consegna al legittimo proprietario;il pirata, armato, si vendica e uccide l’eroico capitano.
Tutto quindi, a parte la perdita economica della cifra del riscatto, sarebbe andato bene; all’esito brillantemente raggiunto dall’umanissimo e sentimentalmente padrone delle sue reazioni, Peter, mancava la vittima innocente.
Alla prima parte del film, che presentava la nave con i suoi bravi marinai al lavoro e i dirigenti dell’agenzia mercantile con il severo e risoluto rappresentante Peter, segue la seconda che descrive le varie tappe con esiti alternativamente positivi e negativi della interminabile trattativa con i piratie la terza con il tragico epilogo del caso.
Si ammira, nel film,la pericolosa impresa alla quali si accinge Peter animato e sostenuto dal suo grande senso di responsabilità. Di fronte alla tragica morte del capitano della “sua” nave, s’allontana, profondamente rattristato ma, come sempre, dignitoso anche nel lutto