Ciscs


Edav.it



LOGIN ABBONATI

Cerca negli articoli


   
Il portale di studi sulla comunicazione del CiSCS
Centro Internazionale dello Spettacolo e della Comunicazione Sociale
   



Visualizza tutte le notizie:



 

MEEK'S CUTOFF



Regia: Kelly Reichardt
Lettura del film di: Olinto Brugnoli
Edav N: - 2010
Titolo del film: MEEK'S CUTOFF
Titolo originale: MEEK'S CUTOFF
Cast: fotografia: Chris Blauvelt; montaggio: Kelly Reichardt; scenografia: David Doernberg; musica: Jeff Grace; costumi: Vicki Farrel; interpreti: Michelle Williams, Bruce Greenwood, Will Patton, Zoe Kazan, Paul Dano, Shirley Henderson
Sceneggiatura: John Raymond
Nazione: USA
Anno: 2010
Presentato: 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2010 - In Concorso

La vicenda è ambientata nel 1845 nell'Oregon. Alcuni coloni americani stanno percorrendo gli sconfinati spazi di questa regione alla ricerca di fortuna. Un gruppo di tre famiglie si stacca dalla carovana principale e, guidata da Meek, un avventuriero che promette loro una scorciatoia, si avventura verso le Cascade Mountains. Il gruppo è costituito da tre coppie, più un ragazzino figlio di una di queste, e, naturalmente, dalla guida. Ad un certo punto il gruppo ha l'impressione di essersi perso. I sospetti cadono sulla guida: ha sbagliato strada o, volutamente, li sta portando in un'altra direzione? Indecisi sul da farsi, continuano tuttavia a seguire la guida che ostenta sicurezza e si vanta delle sue imprese coraggiose e violente. Improvvisamente il gruppo si imbatte in un indiano errante. La paura prende il sopravvento, soprattutto perché Meek presenta gli indiani come gente selvaggia e crudele. L'indiano viene poi catturato. Meek vorrebbe ucciderlo subito, ma le tre famiglie si oppongono: essendo del posto potrebbe portarli lui verso la meta e verso l'acqua che sta scarseggiando. Riprendono il cammino seguendo l'indiano, tra difficoltà che continuano ad aumentare. Si comincia a sospettare anche di lui: i segni che fa sulle rocce e i sassi che sposta sono segni religiosi o piuttosto segnali agli altri indiani per guidarli sulle loro tracce? Il gruppo si divide. C'è chi vorrebbe farlo fuori. Ma proprio quando Meek sta per sparargli, una delle donne interviene minacciando la guida e riuscendo così a salvarlo. Finalmente appare un segno di speranza. Si tratta di un grosso albero che indica la vicinanza dell'acqua. Resta ancora una collina da superare: che cosa ci sarà al di là? Dopo una breve discussione il gruppo decide di fidarsi dell'indiano e di seguirlo fino in fondo.

Il racconto possiede una struttura lineare ed è caratterizzato da un ritmo molto lento. Tale lentezza rivela subito che l'idea dell'autore non è di tipo narrativo o descrittivo, ma tematico. E conferisce a questa vicenda un chiaro valore emblematico, con evidenti connotazioni di tipo religioso. Fin dall'inizio, infatti, viene letto il testo della Genesi che racconta della cacciata della prima coppia dal paradiso terrestre. La cacciata indica che l'umanità è ferita e che deve tribolare per poter vivere. Ma il testo sacro parla anche di Eva, madre di tutti i viventi, e sottolinea il fatto che Dio fece delle tuniche di pelle per proteggere Adamo ed Eva. È l'inizio della storia della salvezza, che comporta un lungo viaggio e la necessità di seguire una guida affidabile. È la storia dell'esodo. Ed è infine la storia dell'umanità. È questa la chiave di lettura di tutto il film.

Ed ecco i vari momenti, le varie tappe di questo viaggio emblematico:

- il tentativo di staccarsi dagli altri per prendere una “scorciatoia”, affidandosi ad una guida spregiudicata e interessata;

- il lavoro, la fatica, la tribolazione in una terra ostile, in una natura “matrigna”;

- la diffidenza nel momento in cui non si vedono i risultati;

- la nostalgia per ciò che si è lasciato alle spalle e la tentazione di rinunciare;

- l'incontro con l' altro, il diverso, che provoca paura e rifiuto e il desiderio di eliminarlo;

- l'accettazione dell'altro, ma con finalità utilitaristiche (l'importanza che viene data al “baratto”: coperte in cambio di acqua oppure la riparazione del mocassino perché l'altro si senta debitore);

- l'incapacità di comunicare che genera sospetto;

- la “scommessa” che è necessario fare e che comporta in ogni caso dei rischi;

- la necessità di fidarsi.

Ma questa fiducia non è solo la sconfitta del sospetto e della paura. È anche il frutto di una grande intuizione e della capacità di accostarsi all'altro con sempre minore ritrosia. È frutto di una sostanziale apertura e della capacità di scoprire nell'altro quell'umanità che si trova in ciascun uomo. Ed ecco il personaggio della donna che minaccia Meek che sta per sparare all'indiano. È il personaggio femminile che ha più peso, che ha una capacità di lettura e di comprensione superiore agli altri, quasi profetica. Va inoltre sottolineata l'importanza del fatto religioso. I coloni pregano con la Bibbia; l'indiano pronuncia le sue parole incomprensibili rivolgendosi al cielo e alla luna. Inoltre quando uno dei coloni sta male l'indiano innalza il suo canto propiziatorio dimostrando sensibilità e partecipazione. Ed ecco la discriminante: quale guida è più affidabile? Quella di chi è esteriormente simile a te, ma che non possiede alcun valore umano, oppure quella di chi, pur nella diversità che genera paura, dimostra di possedere un'umanità ricca e generosa?

Ecco il senso della “scommessa”: bisogna decidersi; bisogna anche rischiare. Dietro quella collina potrebbe esserci «l'acqua oppure il sangue». Ma i “segni” della nuova guida (l'albero, simbolo di vita) fanno capire - a chi sa leggere - che vale la pena di rischiare e di affidarsi a lei.

É importante notare che alla fine anche Meek, in un certo senso, si arrende e accetta la nuova guida. E dice che ognuno ha esercitato il suo ruolo. Il che suona come una riprova del carattere emblematico dell'opera.

La “scorciatoia” di Meek porta verso il nulla; la strada faticosa e impervia dell'indiano sembra portare verso la “terra promessa”. (Olinto Brugnoli)  

 


RSSFacebookGoogleYoutubeSkypeEmail

Iscriviti alla newsletter
sarai aggiornato sulle nostre attività
Nome
E-mail

È il momento del
5 per millle... sostienici!!!

C.F. 02447530581


SPECIALE ASTA
Vendiamo all'asta
due fantastici cimeli della
storia del cinema.

Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati e i collezionisti


"La moviola"
"La poltrona di Fellini"

   
   
    Direzione: Via Giolitti 208, 00185 Roma (RM) - Tel e Fax 06/7027212
Redazione e Amministrazione: Via XX Settembre 79, 19121 La Spezia (SP) - Tel e Fax 0187/778147
C.F. 02447530581 - email: ciscs@edav.it