YONG XIN TIAO (SHOWTIME)
Regia: Stanley Kwan
Lettura del film di: Adelio Cola
Edav N: - 2010
Titolo del film: YONG XIN TIAO (SHOWTIME)
Titolo originale: YONG XIN TIAO (SHOWTIME)
Nazione: HONG KONG, CINA
Anno: 2010
Presentato: 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2010 - Fuori Concorso
Il film è un (quasi) nuovo tipo di musical, a modo suo originale. Il regista non rinuncia ad accontentare il pubblico con effetti spettacolari, ma è maggiormente interessato a cogliere sentimenti e reazioni dei componenti del gruppo dei ballerini che si avvicendono davanti alla cinepresa con esibizioni solistiche e di assieme. E’ LA STORIA (vedi la notae) d’un gruppo di amici facenti parte degli “Angeli della pulizia”, (‘operatori ecologici’), d’una metropoli asiatica, affiatati e simpaticamente solidali tra loro, i quali, desiderando ‘salire’ nella scala sociale, dopo aver frequentato con grande impegno e sacrificio una scuola di ballo in un tetro adibito a sala prova di esibizioni acrobatiche musicali, guidato da un esperto esigentissimo maestro (“unico scopo della vostra vita è l’arte che state imparando!”) [s’inserisce a questo punto un lungo ‘ritorno al tempo’ passato riguardante la famiglia e l’educazione antica], gareggiano infine contro una squadra di prodigiosi avversari, …dopo la quale non veniamo a sapere se ne escono vincitori o vinti (più probabilmente!) per causa della partenza d’un elemento del gruppo (“o si vince con l’apporto di tutti, o non si vince!”), e che nell’inquadratura finale pedalano amichevolmente insieme allegri e felici in bicicletta, senza commento di colonna sonora. IDEA: ciò che vale nella vita non è il successo soltanto, come aveva sentenziato all’inizio del film il ‘maestro’, ma la sincera amicizia.
Le incessanti ripetizioni (così sono tradotte le ‘prove’ dello spettacolo in allestimento) interessano ma anche annoiano la maggior parte degli spettatori che abbandonano la sala di proiezione. Gli eventi spettacolari, ben presto interrotti nel montaggio, deludono chi è abituato ad assistere ad un musical tradizionale. I giovani interpreti, bravissimi acrobati, non si distinguono molto nelle rispettive personalità. La pulizia morale del film giapponese è nota positiva che lo raccomanda al di là di certe produzioni nostrane.
NOTA: il film è infarcito di simboli, cerimonie e riti orientali, ‘magici’ ritorni all’indietro nel tempo, esplorazioni del futuro, incantesimi e sortilegi, inframezzati da rapidi dialoghi tradotti con sintetiche didascalie di traduzione spesso oscura, da scene montate con improvvisi e non sempre ‘leggibili’ stacchi. Al di là di recensioni ‘chiare’ forse pubblicate da riviste specializzate, ho creduto bene riferire l’impressione di chi vede e si chiede il significato del contesto.
