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SORRENTO, L'AMBIENTE E MASS MEDIA


di ANTONINO FIORENTINO
Edav N: 351 - 2007

Ho incontrato per la prima volta padre Nazareno Taddei al principio degli anni Ottanta, in occasione di uno dei tanti corsi di formazione da lui offerti agli insegnanti sul tema dell’«Educazione all’immagine con l’immagine». Quel corso, nello specifico, era organizzato dalla Direzione Generale Istruzione Tecnica del ministero della Pubblica Istruzione, e a me toccò essere uno dei cento docenti privilegiati, nonostante appartenessi all’Istruzione Artistica, nel poter cogliere un’opportunità di formazione a carattere residenziale tra Bologna, Sorrento, Faenza, Milano, Rocca di Papa. A partire da quel corso, l’incontro con Taddei e con la sua ricerca di metodo ha segnato l’impostazione del mio lavoro, e delle mie passioni professionali, a piú livelli. Da una parte la rielaborazione di una lunga ricerca espressiva attraverso l’immagine fotografica, dall’altra la professionalità, gli strumenti e il metodo di lavoro per un insegnante di Educazione visiva, ed infine a un terzo livello, forse quello piú prodigo di riscontri, l’attività di formazione e di politica dell’educazione, sviluppata in particolar modo sul territorio della penisola sorrentina.

 La palestra formativa di padre Taddei aveva messo in moto una serie di provocazioni e di fascinazioni da esercitare e tradurre in pratica. Immediatamente, e sotto la sua guida, ho cominciato a costruire il primo di una serie di audiovisivi a carattere didattico, si trattava di un lavoro dedicato alla cultura locale ed era intitolato «Le processioni del Venerdí Santo a Sorrento». È in questa fase che si pongono le premesse per un lavoro e una collaborazione durata un ventennio: il metodo Taddei implica costanza, dedizione, applicazione. Nello stesso periodo Taddei comincia a frequentare Sorrento, scoprendo la realtà di un luogo dove tornerà a piú riprese nel tempo, per nutrire il piacere reciproco di una relazione profonda e nello stesso tempo elaborare progetti da far camminare insieme.

Cosí a Sorrento, sulla scorta del nostro rapporto, nasce una collaborazione feconda tra il Centro Meridionale di Educazione Ambientale di Sorrento (C.M.E.A.) ed il Centro internazionale dello Spettacolo e della Comunicazione Sociale (C.i.S.C.S.), una fortunata combinazione di prospettive diverse che si intrecciano, l’educazione all’ambiente e l’educazione all’immagine, l’ambiente naturale e l’ambiente artificiale, l’interazione tra natura e media. In questo senso forse gli sforzi condivisi hanno segnato una strada che meritava di raccogliere testimoni piú lungimiranti.

Padre Taddei tiene a battesimo a Sorrento il convegno nazionale «L’uomo e l’Ambiente» (dal 15 al 17 marzo 1985), inserito nel piú ampio contesto della manifestazione «Ambiente e Mass Media», con una relazione sul tema «L’ambiente creato dai Mass-Media». All’interno della manifestazione, parte anche la prima rassegna nazionale dell’audiovisivo didattico di Sorrento, che vede protagonisti i lavori delle scuole di ogni ordine e grado provenienti dall’Italia intera. Da qui in avanti il lavoro del C.M.E.A. e del C.i.S.C.S. si svilupperà con costanza e protervia per una decina d’anni, portando avanti sistematicamente una proposta che insisteva sull’urgenza permanente di lavorare all’educazione ai media e all’ambiente, intrecciando le due prospettive di lavoro e cercando chiavi e risorse alternative per interpretare il presente sociale.

Nel marzo del 1987 si svolge la seconda edizione di «Ambiente e Mass Media»: un convegno internazionale, la seconda edizione della rassegna dell’audiovisivo didattico, una serie di incontri di formazione destinati agli insegnanti. In sinergia la produzione multimediale e la formazione dei docenti, la teoria e la prassi. Padre Taddei con i suoi piú stretti collaboratori, Gabriella Grasselli per prima, collabora all’iniziativa intensamente, seguendo tra l’altro i lavori della commissione per l’assegnazione dei premi del concorso dell’audiovisivo didattico. E la stessa manifestazione coinvolgerà anche una buona parte – una cinquantina – dei docenti corsisti EDACOF supportati dalla Direzione Generale Tecnica.

Con il 1990, Ambiente e Mass-Media diventa una iniziativa dal respiro internazionale con una rassegna dell’audiovisivo didattico che ospita lavori provenienti da tutta Europa, il seminario vede al centro dell’attenzione «l’ecosistema città» nelle molteplici relazioni tra natura, cultura e tecnologie. C.M.E.A. e C.i.S.C.S. lavorano affiancandosi all’Università degli Studi di Napoli Federico II. A padre Taddei viene assegnato il riconoscimento Sorrento - Immagine e Ambiente, al suo debutto.

Dall’ambiente città all’ambiente marino, nel 1992 l’attenzione si sposta sulla relazione fondante per la storia e la natura italiana tra acqua e terra, per tornare poi con il 1995 a concentrarsi sull’evoluzione dei media tra Ottocento e Novecento, fino agli sviluppi virtuali della rete. Padre Taddei propone un percorso di apprendimento, appunto tra ambiente e tecnologie della comunicazione, che trova la sua forza in una prospettiva di «ecologia mentale» dalla quale ripartire.

Nel 1995, il C.i.S.C.S. collabora alla progettazione e alla realizzazione degli Incontri Internazionali Multimediali del Mezzogiorno organizzati contestualmente dal Centro di Studi e Ricerche Bartolomeo Capasso e dal C.M.E.A. in occasione del centenario della nascita del cinema. La manifestazione si caratterizza per il connubio tra eventi che mirano a coinvolgere da una parte in maniera spettacolare pubblico, giornalisti, media, dall’altra indirizzati ancora al mondo della formazione e dell’istruzione, alle scuole di ogni ordine e grado, agli studenti e ai docenti. A padre Nazareno Taddei viene assegnato il premio «Incontri Internazionali Multimediali del Mezzogiorno» insieme a personaggi come Bernardino Zapponi, Manuel De Sica, Elsa Martinelli, Marisa Allasio, Dino Risi. È un riconoscimento all’esperienza preziosa di una vita dedicata alla formazione e all’immagine. Questa la motivazione: «al massmediologo, critico e docente universitario, per la lunga e feconda attività di maestro dell’educazione all’immagine, con la quale ha creato in tutta Italia un gran numero di discepoli in grado di proseguire nel cammino innovativo da lui indicato».

 


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