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BURN AFTER READING - A prova di spia



Regia: Joel e Ethan Coen
Lettura del film di: Eugenio Bicocchi
Edav N: 363 - 2008
Titolo del film: BURN AFTER READING - A PROVA DI SPIA
Titolo originale: BURN AFTER READING
Cast: regia, scenegg., produttori: Joel e Ethan Coen – sogg.: Joel e Ethan Coen, liberamente ispirato al romanzo «Burn Before Reading: Presidents, CIA Directors, and Secret Intelligence» di Stansfield Turner – fotogr.: Emmanuel Lubezki – mus.: Carter Burwell – mont.: Roderick Jaynes – scenogr.: Jess Gonchor – cost.: Mary Zophres – arredamento: Nancy Haigh – effetti: Big Film Design – intepr. princ.: George Clooney (Harry Pfarrer), Brad Pitt (Chad Feldheimer), Tilda Swinton (Katie Cox), John Malkovich (Osborne Cox), Frances McDormand (Linda Litzke), Richard Jenkins (Ted Treffon), Elisabeth Marvel (Sandy Pfarrer), Jk Simmons (CIA Superiore) – durata: 95’ colore – produz.: Working Title Films, Mike Zoss Productions – origine USA, 2008 – distrib.: Medusa
Sceneggiatura: Joel e Ethan Coen
Nazione: USA
Anno: 2008
Presentato: 65. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2008 - Fuori Concorso (Film d'apertura)


La metodica (seguita da Edav-educazione audiovisiva), quando si vuole trattare di un film sotto il profilo comunicativo, richiede l'esposizione della vicenda (vale a dire la storia, il "cosa narrato") e del racconto (la modalità linguistica, "il come narrativo").
Poste queste due istanze, la metodica lascia ampi margini circa l'organizzazione del discorso.
Per BURN AFTER READING, forse, conviene posticipare l'esposizione della vicenda e del racconto a favore di un avvicinamento al film attraverso alcune dichiarazioni dei due fratelli registi - una volta che sia chiaro che le parole degli autori non vanno confuse con l'opera filmica e, a seconda dei casi, neppure col suo significato.
Nella cartella-stampa della casa di distribuzione, la Medusa Film, Ethan Coen afferma: "Abbiamo avuto l'idea per questo film pensando ai differenti ruoli che avremmo voluto scrivere per attori che conosciamo bene e che a nostro avviso si sarebbero divertiti a lavorare tutti insieme: ci riferiamo a George Clooney, Richard Jenkins, Frances McDormand e Brad Pitt, che conoscevamo già molto bene e con i quali avevamo già lavorato prima, con l'unica eccezione di Brad. Abbiamo pensato ad una serie di personaggi e a una storia nella quale sarebbe stato interessante vederli interagire".
A questa dichiarazione fa eco il fratello Joel: "Avendo collaborato già due volte con George e Richard e almeno quattro volte con Fran, sono loro la nostra fonte di ispirazione quando si tratta di scrivere dei personaggi".
E ancora: "Come Brad, anche John Malkovic non aveva mai lavorato con noi ma lo conoscevamo di persona da parecchio tempo e quindi abbiamo scritto il suo ruolo pensando esattamente a lui, cosa molto divertente per noi".
Volendo dare una visione d'insieme dei personaggi e delle loro avventure, Joel aggiunge: "Il film racconta la storia di persone che attraversano la tipica crisi di mezza età, che sia professionale, personale o sessuale e tutto questo si intreccia con questioni di sicurezza nazionale. Ed è questo che rende il film una favola politica. La trama tocca la CIA e il mondo delle palestre e del fitness a tutti i costi, e racconta cosa succede quando questi due mondi si incrociano e si scontrano; gli appuntamenti via Internet sono una specie di ciliegina sulla torta".
E' indubbia la capacità affabulatoria dei due registi che si rivela anche abbastanza piacevole; o per usare un loro termine (almeno per quanto riguarda la traduzione italiana) "divertente".
Ma preliminarmente si è distinto tra parole degli autori e loro opera cinematografica.
Questa si presenta costituita da un arcipelago di individui ciascuno con una propria identità e praticamente tutti con seri problemi esistenziali e conseguenti guai, anche se i personaggi femminili, forse, in parte, non finiscono per toccare i bassi livelli e, certamente, i tragici destini dei protagonisti maschili.
La galassia dei personaggi, all'inizio, è costituita da due coppie e da tre single.
Giova schematizzarli, dato che il film ha un ritmo frenetico, una progressione a incastro (anche se non esasperato alla Tarantino, o alla Nolan per intendersi) e non ripete certo le informazioni due volte. Anzi, in certi passaggi si affida alle espressione implicita e alla deduzione dello spettatore.
Per questo motivo si può anticipare l'osservazione secondo la quale lo stile del film vuole sollecitare - anche se sono presenti colpi di scena non prevedibili - la "complicità" dello spettatore, categoria critica che andrebbe analizzata, ma che qui non è possibile precisare più dettagliatamente.
Dunque i personaggi:
- Osborne Cox detto Ozzie (interprete John Malkovich), analista della CIA.
- Katie Cox (interprete Tilda Swinton), moglie di Osborne. Da tempo tradisce il marito con Harry Pfarrer (vedi personaggio immediatamente successivo). La sua parte consiste nel preparare le condizioni di un divorzio economicamente vantaggioso.
- Harry Pfarrer (interprete George Clooney), lavora come sceriffo federale, e contemporaneamente, si dà alle avventure erotiche (vedi relazione con Katie).
- Sandy Pfarrer (interpete Elizabeth Marvel) mogliedi Harry Pfarrer. Scrittrice di (ridicoli) libri per bambini è spesso lontana da casa per la promozione editoriale.
- Linda Litze (interprete Frances McDormand), lavora in una palestra. E' single. Fa annunci su Internet per trovare un uomo "che sia divertente". Prima le capita un individuo oltremodo taciturno, non reattivo e perfino insensibile anche nei momenti più intimi. Poi trova Harry Pfarrer e quello sembra l'uomo giusto. Il suo problema è rappresentato dalla non accettazione delle modificazioni che il suo corpo ha subìto nel corso degli anni e dalla conseguente necessità di reperire il denaro necessario per sottoporsi a ben quattro operazioni di chirurgia estetica distinte (non coperte dalla assicurazioe sanitaria), tra cui quella del sedere un po' troppo espanso. Nella Cartella-stampa del film, l'attrice Frances McDormand ricorda: " Nella mia prima scena, la sceneggiatura diceva "Primo piano sul sedere di una donna (forse è la traduzione, ma in casi come questo è più rigorosa la dicitura "dettaglio"...; più elegante n'est pas?, ndr.). Pallido. Nudo. Di mezza età...";
- Ted Treffon, gestore della palestra, single, innamorato di Linda che lo considera solo un amico.
- Chad Feldheimer (interpretato da Brad Pitt). E' un giovanottone che lavora nella stessa palestra degli altri due single. Lo si potrebbe definire un bamboccione che "mastica gomme, tracanna Gatorete a più non posso e ha il cervello bruciato a forza di ascoltare l'iPod".(parole di Brad Pid, vedi cartella-stampa).
Nella stessa cartella-stampa, Brad Pitt ricorda d'aver commentato il suo personaggio coi due registi: "Ma è un cretino totale...Ma in fondo in fondo ha un gran cuore.
Per farla breve potrei definirlo un arrampicatore sociale, una persona che tenta disperatamente di fare carriera".
A questo punto risulta più facile l'esposizione della vicenda del film.
Osborn viene licenziato, senza preavviso e senza buone maniere dai superiori della CIA, con l'accusa di etilismo. Egli prende malissimo questo atto e per vendicarsi scrive un memoriale che minaccia scottante.
Nel frattempo i tre single della palestra sono alle prese con i propri problemi esistenziali: l'operazione chirurgica di Linda e le sue scorribande in Internet, "i sospiri amorosi e amari"del gestore della palestra, le performances di contorsioni e ciondolamenti di Chad, al ritmo della musica che dall'iPod entra direttamente nel suo cervello.
Frequentatrice di quella palestra è Catie Cox, che procuratasi furtivamente il CD con le "scottanti rivelazioni del marito", lo dimentica proprio nello spogliatoio della palestra.
Trovato da Ted, il CD esalta - per le sue "rivelazioni" - l'infantile Chad e la attempata Linda.
Progettano ingenuamente di proporre il supporto informatico alla ambasciata russa in America, ovviamente dietro un alto compenso (da utilizzare per le costose operazioni chirurgiche di Linda).
Una serie di equivoci, di fraintendimenti, di mosse e reazioni illogiche, di ingenuità, di scelte sbagliate, di errori per stupidità e, in più, anche una certa dose di "sfortuna" portano i protagonisti verso una serie di catastrofi (tre morti su sette personaggi non sono pochi).
Ciascuno di questi eventi viene sottoposto ad "analisi" dal vertice della CIA e tutte le volte "interpretato" nella maniera più sbagliata possibile. Ciò che sarebbe grave o non è percepito o è trascurato; quanto invece è secondario e del tutto irrilevante viene considerato una importantissima pista d'indagine.
Il racconto cinematografico si avvale di una ricca gamma di elementi espressivi: in primo luogo la fisicità degli attori, oltre alla loro recitazione schioppettante. Per es., John Malkovich appare totalmente rasato. Ripreso molte volte a primo piano, con obiettivo grandangolare che deforma i tratti somatici esaltando le orecchie a sventola, sembra, se è lecito forzare un po' i termini, avere anche il naso a sventola. Se poi si aggiunge la recitazione giocata sull'ira, ci si può bene fare un'idea (anche per chi non ha visto il film) di quale personaggio si tratta.
Altri elementi sono le acconciature (Brad Pit, per es., ha i capelli dritti e con striature biondastre che ben connotano il personaggio non cresciuto), i costumi, le scenografie, la colonna musicale.
Ne risulta una storia fatta da personaggi la cui psicologia è caratterizzata da una buona dose di superficialità e anche di stupidità; e, quindi, ne deriva un campionario di situazioni conseguenti.
La critica a questi personaggi appare, così, molto dura. E' feroce nel caso di coloro che sono responsabili della sicurezza; è un po' più attenuata nel caso della della gente comune (l'ambiente della palestra), senza alcuna autorevolezza (dati i personaggi e le situazioni non vale per loro l'espressione pasoliniana "L'autorevolezza di non avere alcuna autorevolezza". Sembra una boutade, invece è un'asserzione acuta, se si considera che il non avere nessuna autorevolezza significa non avere i vincoli che tante volte l'autorevolezza, se deriva da una "scuderia" strutturata e arrogante impone).
Con l'avvertenza di non attribuire alle parole che seguono un valore semantico rigidissimo si potrebbe dire che il film (la vicenda narrata) è quasi una sorta di pretesto per permettere la sfilata di quei personaggi bizzarri e stupidi davanti allo spettatore.
 
Nella speranza di non peccare di superbia si vuole ora far notare che, probabilmente, l'andamento del film, così come lo si è sopra riferito, sembra sviluppato in maniera adeguata.
Ma va aggiunto che l'esposizione qui fatta della vicenda ha cercato il più possibile di mettere in evidenza le connessioni tra gli eventi e che ha sorvolato su di un numero non piccolo di sottintesi o, al contrario, di accentuazioni.
Breve: si ha l'impressoine che il film proceda verso un po' troppe direzioni. Non si può non avvertire una certa episodicità (per esempio la strana poltrona erotica costruita dallo sceriffo).
Se ci devono essere, come hanno dichiarato gli autori, le bastonate per la CIA, quelle per l'ossessione delle palestre e del fitness e, perfino di Internet, "dichiarata una specie di ciliegina sulla torta", forse si può dire che da un lato c'è troppa roba e da un altro lato (quello che riguarda la grande struttura espressiva che deve reggere e tenere insieme il tutto) manca solidità.
Le dichiarazioni degli autori, riportate in testa, ci aiutano a capire che l'idea di fare un film con tutti gli attori, amici stimolanti, è restata sostanzialmente quella idea produttrice di un film, invece di generarne "una filmica comunicativa, possibilmente con una tematizzazione".
Non che sia sempre così. In almeno due momenti il film con un colpo d'ala sviluppa un'idea comunicativa di spessore: l'inquadratura iniziale del pianeta terra visto come dal satellite e progressivamente ingrandito con la carrellata ottica fino ad un punto preciso (la sede delle CIA) è un'operazione linguistica di tematizzazione (anche se non originale. Si pensi solo alla serie televisiva STORIA DELLA FANTASCIENZA, regia di Alessandro Blasetti, fine anni 1970, produzione Rai); così come lo è l'inquadratura finale con movimento inverso (dal particolare al campo lunghissimo e oltre)..
Purtroppo queste soluzioni felici non sono tante.
I fratelli Coen potrebbero dire di aver adeguato lo stile narrativo al livello dei personaggi narrati. Cioè stile de-strutturato.

Per i personaggi singoli potrebbe anche funzionare. Ma alla lunga l'impresa diventa ardua. Il film mette in passerella i personaggi con la loro stupidità, ma senza una solida struttura espressiva (da concepire in sede di sceneggiatura) non tematizza significati ulteriori. Forse non era neppure nelle ambizioni degli autori, se le loro dichiarazioni, riportate nella cartella-stampa, sembrano suggerire l'idea che la preoccupazione maggiore dell'impresa produttiva sia stata quella di poter dire d'esserci "divertiti tutti". (Eugenio Bicocchi)

 


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